Chi è senza peccato

sacco juta

 

RIFLESSIONE

Quante volte ci sentiamo superiori? Quante volte pensiamo di avere ragione o giudichiamo qualcuno senza nemmeno sapere per certo cosa sia accaduto?

Quante volte abusiamo del nostro potere accusando – giustamente o ingiustamente – altre persone? Non è fra le nostre facoltà quella di dare un giudizio veritiero su ciò che fanno gli altri, ciononostante ci prendiamo sempre questa libertà. Ci piace così tanto poter dire che qualcuno ha sbagliato, ci fa sentire forti e impeccabili. E ogni volta che questo accade, è un nuovo abuso del potere che ci è stato conferito – dalla società, dalla famiglia, dagli amici, da Dio e da noi stessi. E invece dovremmo solo sentirci inferiori e sbagliati, dovremmo solo sentirci in colpa; chi siamo noi per dire che gli altri hanno sbagliato? Non sbagliamo cento volte in più anche noi? È facile dire cosa non ci va bene, addossare le colpe a qualcuno di lontano e sperare di essere sentiti. Più difficile invece è rimanere sul “vicino” e dire Sono colpevole anch’io. Perché non importa che colpa sia, un peccato è sempre un peccato, soprattutto se uno nemmeno si rende conto di averlo compiuto.

Perciò con la mia performance vorrei solo dire a me stessa in prima persona e a tutti quelli che sono sempre pronti a giudicare gli altri, di essere un po’ umili e di pensare che prima degli errori degli altri vengono i nostri, che prima delle colpe per cui non possiamo fare niente, vengono quelle che possiamo evitare. Ed è con questa umiltà che poi arriva anche il perdono, che è sicuramente la cosa più importante per imparare a ribellarsi in maniera adulta agli abusi di potere.

ATTO

Regalare una pietra a ogni persona che incontro. Questa è la mia azione, la mia performance. Semplicemente per far pensare e riflettere, una pietra con su scritto una frase in codice: Gv 8,7. In pochi riusciranno a comprenderla, ma questo non importa; quello che spero che scatti è la curiosità di andare a cercare il significato di questo strano codice. E sarebbe bellissimo se arrivasse anche lo stupore nello scoprire che: “Chi è senza peccato scagli la prima pietra.” Una frase del Vangelo che qui non vuole assumere connotazioni cristiane, ma umane e universali. Perché che esistono i peccati e le colpe, questo lo riconoscono anche gli atei. È una frase simbolica, è una frase che tutti sanno riconoscere e interpretare, anche chi potrebbe non averla mai sentita prima.

Schermata 2015-01-22 alle 15.47.24

Schermata 2015-01-22 alle 15.43.37

Schermata 2015-01-22 alle 15.41.19

Performance