Il corso ha l’obiettivo di stimolare negli studenti una consapevolezza rispetto al loro ruolo di progettisti della comunicazione visiva e di fare acquisire competenza nella elaborazione di progetti in particolare orientati su tematiche di interesse sociale, o tematiche che ci riguardano come individui inseriti in determinati contesti sociali, culturali, economici e politici.

La cornice del corso è fornita dal concetto di “ribelle ogni giorno”, come invito a sviluppare una pratica quotidiana di ribellione attraverso l’osservazione critica delle proprie abitudini e attraverso l’adozione di comportamenti tesi a metterle in discussione o scardinarle. Non una grande rivoluzione ma una pratica di ribellione intima, una presa di posizione e una “attivazione” che parte dalle piccole cose che ci circondano e soprattutto da noi stessi.

Il corso si muove lungo due registri, lavorando sia individualmente sia in gruppo. Da un lato gli studenti dovranno tenere un diario visivo che documenti le loro pratiche di ribellione quotidiana. Dall’altro lato, dovranno passare dalla riflessione personale al progetto di comunicazione verso gli altri; gli studenti lavoreranno in gruppo su tematiche discusse e scelte insieme a partire dai loro diari, ideando e sviluppando progetti di comunicazione con l’obiettivo di sollecitare in altre persone atteggiamenti critici e comportamenti attivi. A tal fine il corso sarà strutturato attorno a una serie di attività laboratoriali e lezioni frontali, visite e incontri con figure esterne.

EN/ This studio course aims to raise students’ awareness of their role and position as designers of visual communication and to provide them skills in developing projects particularly focused on issues of social interest that affect us as individuals belonging to certain social, cultural, economic and political contexts.

The framework of the course is provided by the concept of “rebel every day”, as an invitation to develop a daily practice of rebellion through the critical observation of individual habits and through the adoption of behaviours aimed at questioning or unhinging them. The objective is not the big Revolution, but the acquisition of an intimate practice of rebellion that would lead to take position starting with the small things in our lives, and with ourselves.

The studio will require students to work on two levels, and to work both individually and in groups. On the one hand, each student will keep a visual diary that documents her/his everyday practice of rebellion. On the other hand, students will have to switch from personal self-reflection to communication addressed to others; working in groups on issues that will be discussed and chosen together in the class, students will design and develop visual communication projects with the aim of raising and stimulating other people’s critical attitudes and proactive behaviours. To this end, the course will include workshops and lectures, visits and meetings with external experts.